Tempo di vacanze, ma anche di rincari che mettono in discussione l’utilizzo della propria auto, considerata ancora il mezzo preferito per gli spostamenti. A dirlo è un’indagine di Altroconsumo: quest’anno, spostarsi costerà di più. Anche con la propria macchina.
I rincari auto dell’estate
Nell’estate 2023, percorrere tragitti in auto mediamente lunghi costerà il 3% in più rispetto al 2022. Il 1° luglio 2023, infatti, i pedaggi autostradali sono aumentati dell’1,34%. Un aumento, questo, che si somma al +2% dello scorso gennaio, per un totale di oltre il 3%.
Dopo mesi di decrescita, anche il costo dei carburanti è tornato ad aumentare. Secondo i dati che i gestori hanno comunicato all’Osservatorio prezzi del Ministero delle Imprese, il prezzo della benzina self-service in autostrada è di 1,954 euro/litro, quello del gasolio 1,812 euro/litro, quello del Gpl 0,834 euro/litro, quello del metano 1,539 euro/kg, quello del Gnl 1,312 euro/kg. Se si sceglie di essere serviti, il prezzo della benzina è di 2,2 euro/litro mentre quello del gasolio è di 2,075 euro/litro.
Ma i rincari non finiscono qui. Sempre più città hanno scelto di dotarsi delle strisce blu e, dunque, di un numero più elevato di parcheggi a pagamento. Questo succede nelle località balneari, così come nelle città d’arte (peraltro, nei prossimi mesi, alcuni Comuni aumenteranno il prezzo della sosta sulle strisce blu).
Infine, gli autogrill: oggi un panino costa circa 8 euro, una bottiglietta d’acqua 2,50. Tuttavia, la maggior parte degli intervistati promuove la qualità sia del cibo che dei servizi igienici.
Del resto, chi sceglie di spostarsi con altri mezzi si trova ad affrontare rincari molto più elevati. I prezzi dei biglietti aerei sono aumentati talmente tanto negli ultimi 12 mesi da dover costringere il Governo a intervenire. Va da sé che l’auto resti il mezzo preferito, perché i rincari sono tutto sommato gestibili, e perché la comodità dell’on the road resta innegabile
