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Gli italiani continuano ad amare le auto: le loro preferenze

30 Novembre 2023

In un contesto caratterizzato da notevoli cambiamenti nei modelli di vita e di consumo, emerge dal ventesimo Rapporto sulle abitudini di mobilità degli italiani redatto da Isfort un quadro che dipinge una popolazione in via di invecchiamento, meno propensa a spostarsi e che, quando lo fa, continua ad affidarsi alle proprie vetture datate. Il termine “datate” assume qui un significato letterale, considerando che il 60% delle auto in circolazione in Italia ha superato i 10 anni di età, mentre in Paesi come Francia e Germania la percentuale si attesta intorno al 40%. Al contrario, il settore delle auto elettriche stenta ancora a decollare.

Gli italiani si spostano di meno (e preferiscono l’auto)

Riguardo ai dati emersi dalla ricerca, negli ultimi vent’anni gli spostamenti degli italiani hanno subito una diminuzione dell’11,7%, principalmente associata all’invecchiamento della popolazione.

 

Per la prima volta, il numero di autoveicoli in circolazione ha superato i 40 milioni in Italia, registrando un aumento dell’1% rispetto al 2021 e del 19% nell’arco degli ultimi due decenni.

 

Due terzi degli spostamenti avvengono in automobile, meno di due su dieci a piedi e solo il 4% in bicicletta o con altri mezzi di micromobilità, come i monopattini elettrici. Appena il 7,5% degli italiani si avvale dei mezzi pubblici.

 

Il tasso di motorizzazione rimane il più elevato in Europa, con 68,1 automobili ogni cento abitanti (contro le 58,8 del 2022), superando di dieci punti percentuali Francia e Germania. Per quanto riguarda le auto elettriche, dopo una fase di crescita negli ultimi anni (dallo 0,09% nel 2015, la quota di mercato è ora del 5,11%), nel 2022 si è verificato un rallentamento delle vendite (-27% rispetto al 2021), principalmente a causa della riduzione degli incentivi statali in termini di contributo finanziario e di veicoli ammissibili. Tuttavia, si nota un incremento del 40% delle colonnine di ricarica, quasi quadruplicate rispetto al 2019.

 

Proiettando lo sguardo al futuro, tra i dati rilevanti emerge il fatto che la mobilità rimane prevalentemente di carattere locale, con circa l’80% degli spostamenti che copre distanze inferiori a 10 km al giorno. Per la prima volta, il Rapporto Isfort formula previsioni a medio termine, ipotizzando un ulteriore calo del 3% negli spostamenti complessivi entro il 2030 rispetto ai dati pre-pandemia. Tale declino è ancora una volta correlato all’invecchiamento della popolazione, con una presenza sempre minore di studenti e giovani.