Il nuovo Codice della Strada ha ricevuto l’approvazione del Consiglio dei ministri lunedì 18 settembre. Ora proseguirà il suo iter parlamentare, con l’obiettivo di arrivare alle Camere entro ottobre.
Cellulare e parcheggi: la “tolleranza zero”
L’uso del cellulare mentre si guida, senza un dispositivo vivavoce, comporterà una multa fino a 1.697 euro, con un aumento a 2.588 euro in caso di recidiva. Inoltre, chi commette questa infrazione potrà subire la sospensione della patente per un periodo che va dai 15 giorni già dalla prima violazione fino a 3 mesi, insieme alla decurtazione di 10 punti dalla patente se si commette la stessa infrazione entro due anni.
Chi parcheggia invece un veicolo in posti riservati ai disabili senza autorizzazione rischia una multa fino a 990 euro, che scende a 660 euro se si tratta di una moto o un motorino.
Tra le altre novità, ci sono sanzioni più severe per chi guida sotto l’influenza dell’alcol o di sostanze stupefacenti, oltre al superamento dei limiti di velocità e al parcheggio in zone non consentite. Ad esempio, chi supera i limiti di velocità in un centro abitato per almeno due volte in un anno sarà soggetto a una multa fino a 1.084 euro, con la sospensione della patente per un massimo di 30 giorni.
La “tolleranza zero” riguarda anche l’uso di alcol e droghe durante la guida, con la sospensione immediata e una possibile revoca della patente per fino a 3 anni per i casi più gravi. A chi viene trovato positivo all’alcol test sarà proibito di guidare dopo aver bevuto anche una piccola quantità di alcol (il limite sarà 0g/l per loro, mentre per gli altri è 0,5 g/l) e dovrà installare a proprie spese un dispositivo chiamato “alcol-lock,” che blocca il motore se rileva un tasso alcolemico sopra lo zero. La patente potrà essere ritirata anche in caso di sospetto uso di stupefacenti, in attesa dei risultati delle analisi per accertare lo stato psico-fisico del conducente.
Cambiano le cose anche per i neopatentati, che dovranno aspettare 3 anni invece di 1 prima di poter guidare un’auto di grossa cilindrata, e che non potranno mettersi al volante prima dei 18 anni compiuti.
Altre disposizioni includono l’espansione delle piste ciclabili e delle zone a priorità ciclabile con limiti di velocità di 30 chilometri all’ora, l’obbligo per gli automobilisti di mantenere almeno un metro e mezzo di distanza quando superano un ciclista, e regole più rigide per l’uso dei monopattini, compreso l’obbligo del casco e un’identificazione, insieme a restrizioni sulle aree in cui possono circolare.
Infine, sarà rivisto il sistema degli autovelox, al fine di regolamentarne la tecnologia e la posizione per evitare abusi.
